mercoledì 7 maggio 2008

Le ultime lettere di Jacopo Muortis

V lettera


Sotto alla statua di San Zeno che ride in faccia a 'stu cazzo, Verona, 7 maggio 1798

Caro Giovane Waller, non dirmi nulla se non mi ho fatto sentire per tutti questi mesi senza farti nemmeno gli auguri a Natale e a Pasqua, ma sto passando più guai io che Giobbe dopo che il Padreterno si era fatto venire i cinque minuti ed andava cercando a uno che si teneva i paccheri senza dire niente. Mandato in quel di Verona da genitori che di tenermi davanti agli occhi più non si firaron, presso una zia soggiorno e qui solamente nequizie e sventure si abbatteron su di me. Impossibilitato ad accedere a msn, persi ella, la divina fanciulla di cui ti accennai, che una volta mi aveva fatto vedere pure le zizze per dentro alla webcam. Seppi da un messo, Antonino ' o film luce, che si fidanzò con un giovane di meccanico e saperne di lei più non volli, anche se ogni tanto una pugnetta tra le lacrime pure me la tiro. Ma se credi che sia questa la sventura più grande, hai preso proprio il cazzo per la banca dell' acqua. Consumato dal dolore, scagnai la notte per il giorno ancora una volta ed andavo camminando più sfasulato del solito, cuore infranto e solitario per le strade della città dei celebri amanti, quando andai a finire lungo lungo dentro a una cacata di cavallo che era tipo sabbie mobili, dimenandomi piangendo per uscirne ed inguacchiandomi pure sopra i capelli. Quando riuscii finalmente a riemergere, ero diventato marrone scuro e fetevo come i polipi scaduti da 10 anni che vendevano a Torino con la data scritta a penna che però se te li mangiavi sicuramente non ti succereva niente perchè non si era interrotta la catena del freddo. Avvertivo già il battipanni di mia zia che mi scorticava le pacche del culo per essermi inguacchiato il cazone fresco lavato e mentre tentavo di ripulirmi invano con le lacrime, udii la voce di un viecchio abbastanza scustumato con un forcone in mano ed un fazzoletto verde arravugliato in ganno che alluccava : "El negher che le sta vendendo la troca!". Senza pensare nemmeno mi misi a correre tipo criaturo che si era sperso per sbaglio dentro ai Musei Vaticani e riuscii a seminarlo, odendo soltanto le parole Dio e cane in lontananza. Mentre che rifiatavo piegato in un angolo, sento una voce che mi dice : "Tieni una sigaretta?". Manco il tempo di rispondere, che mi arriva un cazzuttone in testa e poi caveci nella panza, pugni, sputazzate in faccia. Erano cinque bravi ragazzi studenti modello con la maturità classica di buona famiglia per bene che, per mezzo dei rumeni che da quando sono venuti hanno portato il male esempio e dei marucchini che vendono la droga che li fa uscire pazzi, si erano rasati i capelli ed andavano facendo i maliservizi, però rimanendo sempre dei giovani italiani veramente educati e per bene. Mentre mi stavano facendo bere 2 buttiglioni di olio di ricino e marchiando a fuoco con una svastica rovente in culo, sono arrivati due della Digos che mi hanno chiesto : "Scusate, ma è un reato riconducibile ad un' ideologia politica di matrice estremista oppure è un semplice gesto di bullismo per scherzare tra amici senza che nessuno si fa male?". Il fatto che mi scorreva il sangue dai denti scognati fu interpretato come una chiara conferma della seconda ipotesi e fu spiegato ai cinque studenti esemplari che oramai si sono fatti degli ometti e queste cose non le devono più fare che sennò pure va a finire che un giorno di questi pure si fa male qualcuno. Immediatamente arriva come un pazzo l' avvocato di famiglia di uno dei cinque e fa un cazziatone ai poliziotti, dicendo : "Il mio assistito è in gravissime condizioni psicofisiche", poi si ricorda che quello era Ronaldinho, che nel frattempo chi sa a chi se stev chiavann', gli fa avere 10 giorni di paghetta sospesa con la condizionale e li accompagna a tutti e cinque a casa con il suv, che si era fatto tardi e le famiglie si stavano cominciando a preoccupare che gli poteva succedere qualcosa, mentre nello stesso momento usciva Fini per televisione e parlava dell' atto gravissimo di quelli che avevano menato la pasta e patane sopra alla bandiera d' Israele. Mò sto ancora ittato per terra col cazone acalato che scorro sangue e merda e ti scrivo questa lettera mentre aspetto che qualcuno mi viene a pigliare, pure perchè sto vedendo certe facce che girano qua intorno che non mi convincono. Speriamo che non sono rumeni o marucchini che quelli sò brutta gente overamente.

Il tuo amico con meza svastica tatuata in culo,
Jacopo Muortis

1 commento:

Giuseppe Gatto ha detto...

ma quanti cazzi di blogghe c'avete?!? ... uno più bello dell'altro!!! ... :-)

se non fossi di provata fede eterosessuale vi bacerei in bocca!